
07 - 08 OTTOBRE 2023
Dio arriverà all'alba
il furore poetico, il delirio amoroso di Alda Merini
La parola che narra, la Voce che canta, il lamento e l’estasi dei Suoni in un percorso, arricchito da altri contributi autoriali, che rievoca i punti nodali della vicenda umana ed artistica di Alda Merini: Follia, Fascinazione amorosa, Fede.
Un viaggio nelle profondità del suo furore poetico e amoroso, nell’abiezione del manicomio, nella “carne ed il sospiro” di un’anima pura, ingorda della Vita e della Bellezza, capace di sublimare la sofferenza.
La Croce del suo Manicomio le ha rivelato “la grande potenza della Vita”.
La parola che narra, la Voce che canta, il lamento e l’estasi dei Suoni in un percorso, arricchito da altri contributi autoriali, che rievoca i punti nodali della vicenda umana ed artistica di Alda Merini: Follia, Fascinazione amorosa, Fede.
Un viaggio nelle profondità del suo furore poetico e amoroso, nell’abiezione del manicomio, nella “carne ed il sospiro” di un’anima pura, ingorda della Vita e della Bellezza, capace di sublimare la sofferenza.
La Croce del suo Manicomio le ha rivelato “la grande potenza della Vita”.
07 - 08 OTTOBRE 2023


21 - 22 OTTOBRE 2023
Ma che fessi che siamo
Di Bruno Alvino
La commedia narra le vicende di una famiglia, quella di Pasquale Coccorito. I fatti, seppur specifici, ci danno la visione dell’umanità in genere. Quello che accade, infatti, alla famiglia di questo orefice napoletano, accade quotidianamente, magari con altre circostanze, a tutta l’umanità. Essere “furbi”, “svegli”, “cinici” ad ogni costo, per “..non farsi mangiare dal lupo”. Pasquale invece vorrebbe rimanere semplicemente “ fesso”, non riesce a portare la maschera del dritto. Non la sopporta, gli da fastidio, cerca, invano, di spiegare ai componenti della famiglia che lui si sente “un dritto per forza maggiore” e che i fessi, o meglio le pecore, non sono altro che il genere umano, allo stato puro, che per fatalità, ha bisogno di mascherarsi da leone, da lupo pur di soddisfare il bisogno incomprensibile che l’uomo ha di sopraffare il prossimo. La moglie Giulia e i componenti della famiglia, tranne il fratello Giovannino, “intellettivamente ipodotato” son invece di diversa filosofia. E’ così che in una sorta di incomprensibili circuiti la società vive e si rinnova sempre nello stesso equivoco. I fatti, la storia, ….inutile anticiparli
La commedia narra le vicende di una famiglia, quella di Pasquale Coccorito. I fatti, seppur specifici, ci danno la visione dell’umanità in genere. Quello che accade, infatti, alla famiglia di questo orefice napoletano, accade quotidianamente, magari con altre circostanze, a tutta l’umanità. Essere “furbi”, “svegli”, “cinici” ad ogni costo, per “..non farsi mangiare dal lupo”. Pasquale invece vorrebbe rimanere semplicemente “ fesso”, non riesce a portare la maschera del dritto. Non la sopporta, gli da fastidio, cerca, invano, di spiegare ai componenti della famiglia che lui si sente “un dritto per forza maggiore” e che i fessi, o meglio le pecore, non sono altro che il genere umano, allo stato puro, che per fatalità, ha bisogno di mascherarsi da leone, da lupo pur di soddisfare il bisogno incomprensibile che l’uomo ha di sopraffare il prossimo. La moglie Giulia e i componenti della famiglia, tranne il fratello Giovannino, “intellettivamente ipodotato” son invece di diversa filosofia. E’ così che in una sorta di incomprensibili circuiti la società vive e si rinnova sempre nello stesso equivoco. I fatti, la storia, ….inutile anticiparli
21 - 22 OTTOBRE 2023


04 - 05 NOVEMBRE 2023
Mandragola
Di Noccolò Macchiavelli
La “Mandragola”, commedia di Niccolò Machiavelli, è considerata il capolavoro del teatro del Cinquecento. Una potente satira sulla corruttibilità della società italiana dell’epoca, come di ogni epoca. La storia si svolge a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco dottore in legge Messer Nicia, che si cruccia per non riuscire ad avere figli. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere Messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola, radice nota per le sue doti afrodisiache e fecondative. Ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Come fare, quindi? Sarà Ligurio a proporre a Nicia la geniale soluzione, a cui daranno il loro contributo sorella Timorata, molto incline all’elemosina e Sostrata, madre di Lucrezia e un tempo donna di allegra compagnia.
La “Mandragola”, commedia di Niccolò Machiavelli, è considerata il capolavoro del teatro del Cinquecento. Una potente satira sulla corruttibilità della società italiana dell’epoca, come di ogni epoca. La storia si svolge a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco dottore in legge Messer Nicia, che si cruccia per non riuscire ad avere figli. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere Messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola, radice nota per le sue doti afrodisiache e fecondative. Ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Come fare, quindi? Sarà Ligurio a proporre a Nicia la geniale soluzione, a cui daranno il loro contributo sorella Timorata, molto incline all’elemosina e Sostrata, madre di Lucrezia e un tempo donna di allegra compagnia.
04 - 05 NOVEMBRE 2023


18 - 19 NOVEMBRE 2023
Ciarlatani - il racconto della Pizia
Liberamente ispirato a F.Durrenmatt
Un teatro abbandonato. Una ragazzina in fuga da qualcosa. Un mistero da risolvere e tante marionette che si animano per raccontare una storia, quella di Edipo, l’uomo che uccise suo padre Laio e sposò sua madre Giocasta. Sì, certo: si tratta di uno dei miti più noti della classicità. Ma siamo certi che le cose siano andate esattamente come sono state tramandate? O esistono altre versioni del racconto, delle “variazioni sul tema”, per così dire... Edipo, Giocasta, Laio, la Sfinge: chi di loro dice la verità? Ammesso che una verità esista... E se invece mentissero tutti? Tutti sinceri o tutti ciarlatani? E poi ci sono loro, gli indovini, Tiresia, il cieco vate di Tebe, e la Pizia, Pannychis, la vecchia sacerdotessa del dio Apollo... sì, perché il nostro racconto, anzi il loro, si dipana tutto a partire dal sacro tempio di Delfi. Almeno l’arte profetica può ritenersi veritiera o anche dietro di essa può celarsi un inganno? Questo il tema del nostro nuovo spettacolo, “CIARLATANI - IL RACCONTO DELLA PIZIA”, che, ispirandosi al testo “La morte della Pizia” di F. Dürrenmatt, con leggerezza e ironia gioca sul mito di Edipo rappresentando le tante voci che narrano la sua storia. Musica, danze, canzoni e testi sono tutte composizioni originali
Un teatro abbandonato. Una ragazzina in fuga da qualcosa. Un mistero da risolvere e tante marionette che si animano per raccontare una storia, quella di Edipo, l’uomo che uccise suo padre Laio e sposò sua madre Giocasta. Sì, certo: si tratta di uno dei miti più noti della classicità. Ma siamo certi che le cose siano andate esattamente come sono state tramandate? O esistono altre versioni del racconto, delle “variazioni sul tema”, per così dire... Edipo, Giocasta, Laio, la Sfinge: chi di loro dice la verità? Ammesso che una verità esista... E se invece mentissero tutti? Tutti sinceri o tutti ciarlatani? E poi ci sono loro, gli indovini, Tiresia, il cieco vate di Tebe, e la Pizia, Pannychis, la vecchia sacerdotessa del dio Apollo... sì, perché il nostro racconto, anzi il loro, si dipana tutto a partire dal sacro tempio di Delfi. Almeno l’arte profetica può ritenersi veritiera o anche dietro di essa può celarsi un inganno? Questo il tema del nostro nuovo spettacolo, “CIARLATANI - IL RACCONTO DELLA PIZIA”, che, ispirandosi al testo “La morte della Pizia” di F. Dürrenmatt, con leggerezza e ironia gioca sul mito di Edipo rappresentando le tante voci che narrano la sua storia. Musica, danze, canzoni e testi sono tutte composizioni originali
18 - 19 NOVEMBRE 2023


02 - 03 DICEMBRE 2023
INPS Inganni Napoletani per Sopravvivere
di Eva De Rosa e Massimo Canzano
Ironica rappresentazione dell’arte di arrangiarsi nell’era digitale. Un piccolo truffatore escogita metodi strampalati per estorcere denaro a povera gente adescata su internet con l’aiuto della moglie che lo asseconda spinta dalla speranza di una vita migliore. Situazioni esilaranti e paradossali che vedono tra i coprotagonisti un comicissimo australiano con i suoi detti aborigeni, un religiosissimo ispettore dell’INPS e una signora che cerca contatti con un parente defunto. Divertente commedia di vecchio stampo che regge e allieta soprattutto in virtù dell’innata verve partenopea, corroborata dalle tipiche situazioni da pochade.
Ironica rappresentazione dell’arte di arrangiarsi nell’era digitale. Un piccolo truffatore escogita metodi strampalati per estorcere denaro a povera gente adescata su internet con l’aiuto della moglie che lo asseconda spinta dalla speranza di una vita migliore. Situazioni esilaranti e paradossali che vedono tra i coprotagonisti un comicissimo australiano con i suoi detti aborigeni, un religiosissimo ispettore dell’INPS e una signora che cerca contatti con un parente defunto. Divertente commedia di vecchio stampo che regge e allieta soprattutto in virtù dell’innata verve partenopea, corroborata dalle tipiche situazioni da pochade.
02 - 03 DICEMBRE 2023


09 DICEMBRE 2023
La vita è un varietà [FUORI CONCORSO]
Uno spettacolo esilarante alla maniera della “rivista” di
un tempo, che strizza l’occhio al Bagaglino, in cui sketch
comicissimi, parodie irresistibili, splendidi accattivanti
balletti si alternano tenuti saldamente “in mano” da
NICO MARETTI ormai un ‘icona” del Teatro di Varietà.
Una brillante carrellata sulle mode, le manie, le tendenze
di oggi che finiscono per farci apparire protagonisti di
una specie di varietà che ci circonda!
Due ore di continue risate assicurate dalla vis comica
e dal consumato “mestiere” di NICO MARETTI coadiuvato
da DARIO DIANA attore di riconosciuto spessore
perfettamente calato nel ruolo di “attore di spalla” e una
stupenda SOUBRETTE.
09 DICEMBRE 2023


16 - 17 DICEMBRE 2023
Quello che non sai
Siete sicuri di conoscere completamente chi vi sta accanto?
Una commedia tragicomica brillante e divertente che fa
riflettere.
Nel corso di una serata, che riunisce un gruppo di amici,
la padrona di casa si dice convinta che tante coppie
si lascerebbero se davvero “sapessero quello che non
sanno”.
Parte così una sorta di un gioco della verità, apparentemente
innocuo, in cui tutti dovranno mettere in discussione
la propria autenticità. Quello che all’inizio sembra
un passatempo innocente, diventerà man mano un’arma
pericolosissima, e si scoprirà che non sempre conosciamo
le persone così bene come pensiamo.
Una cena tra amici quindi, in cui la verità, l’ospite inatteso
e più decisivo, animerà una sorta di tragica roulette russa
moderna, dagli esiti sconcertanti, esilaranti e drammatici
allo stesso tempo, per ognuno dei protagonisti.
16 - 17 DICEMBRE 2023


13 - 14 GENNAIO 2024
Le allegre comari di Windsor
di William Shakespeare rid. E. Erba
Le allegre comari di Windsor è una commedia di William Shakespeare, la regia adotta la riduzione scritta da Edoardo Erba, in cui i quattro personaggi (tutti al femminile) giocano a fare la pantomima di quel che accadrebbe se mettessero in atto il loro vendicativo piano, imitando e doppiando gli altri personaggi , dando così luogo a esilaranti gags. Sottili riferimenti ad un contesto pugliese e interventi cantati caratterizzano la messa in scena. “Le allegre comari”, le signore Page e Ford sono donne di mezza età, borghesi, annoiate, bigotte. La loro vita si sussegue monotona tra mariti inesistenti e desideri sopiti; due signore represse e infelici. Ma le lettere d’amore che Falstaff invia loro, identiche per entrambe, diventano lo stimolo per animarsi e divertirsi e con la giovane Anne Page e la serva Quickly, le quattro comari si scatenano nel gioco dell’immaginazione e del divertimento. “Punire” Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, è l’occasione per sentirsi ancora vive.
Le allegre comari di Windsor è una commedia di William Shakespeare, la regia adotta la riduzione scritta da Edoardo Erba, in cui i quattro personaggi (tutti al femminile) giocano a fare la pantomima di quel che accadrebbe se mettessero in atto il loro vendicativo piano, imitando e doppiando gli altri personaggi , dando così luogo a esilaranti gags. Sottili riferimenti ad un contesto pugliese e interventi cantati caratterizzano la messa in scena. “Le allegre comari”, le signore Page e Ford sono donne di mezza età, borghesi, annoiate, bigotte. La loro vita si sussegue monotona tra mariti inesistenti e desideri sopiti; due signore represse e infelici. Ma le lettere d’amore che Falstaff invia loro, identiche per entrambe, diventano lo stimolo per animarsi e divertirsi e con la giovane Anne Page e la serva Quickly, le quattro comari si scatenano nel gioco dell’immaginazione e del divertimento. “Punire” Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, è l’occasione per sentirsi ancora vive.
13 - 14 GENNAIO 2024


03 - 04 FEBBRAIO 2024
Venerdì 17
di Antonio Grosso
Una chiesa distrutta, due sacerdoti e una suora profondamente diversi ma accomunati da una grande fede, un quartiere difficile di quelli che conquistano la notorietà solo nelle pagine della cronaca nera, un tossicodipendente sull’orlo della fine con alle spalle una sorella che soffre impotente, un giovane affascinato dalla malavita locale ed il boss del quartiere infastidito dal ‘’rumore’’ provocato dai nuovi sacerdoti: questi sono gli elementi di una storia che apparentemente non lascia spazio a nessuno spiraglio di speranza, ma che invece i fatti schiuderanno a nuove ed imprevedibili evoluzioni. “Venerdì 17” è una commedia brillante dall’alto valore educativo che con ironia e intelligenza racconta come attraverso la fiducia, l’onestà e l’impegno possa rinascere la voglia di costruire il proprio futuro, scrollandosi di dosso il marciume e la sporcizia che un destino segnato dalla mano nera della camorra aveva decretato come unico cammino per i tanti abitanti di quel quartiere, sottomessi all’egida di don Iovine e dei suoi scagnozzi. Uno spettacolo per tutti, che arriva diritto al cuore della gente, capace di riportare i giovani a teatro ponendosi l’obiettivo ben riuscito di riflettere sorridendo.
Una chiesa distrutta, due sacerdoti e una suora profondamente diversi ma accomunati da una grande fede, un quartiere difficile di quelli che conquistano la notorietà solo nelle pagine della cronaca nera, un tossicodipendente sull’orlo della fine con alle spalle una sorella che soffre impotente, un giovane affascinato dalla malavita locale ed il boss del quartiere infastidito dal ‘’rumore’’ provocato dai nuovi sacerdoti: questi sono gli elementi di una storia che apparentemente non lascia spazio a nessuno spiraglio di speranza, ma che invece i fatti schiuderanno a nuove ed imprevedibili evoluzioni. “Venerdì 17” è una commedia brillante dall’alto valore educativo che con ironia e intelligenza racconta come attraverso la fiducia, l’onestà e l’impegno possa rinascere la voglia di costruire il proprio futuro, scrollandosi di dosso il marciume e la sporcizia che un destino segnato dalla mano nera della camorra aveva decretato come unico cammino per i tanti abitanti di quel quartiere, sottomessi all’egida di don Iovine e dei suoi scagnozzi. Uno spettacolo per tutti, che arriva diritto al cuore della gente, capace di riportare i giovani a teatro ponendosi l’obiettivo ben riuscito di riflettere sorridendo.
03 - 04 FEBBRAIO 2024


17 - 18 FEBBRAIO 2024
Scherzi
da Čechov adattamento G. Groccia, L. De Venuto, T. Saluzzi
L’Occhio del Ciclone Theater ammicca e si lascia sedurre dal teatro minore dello scrittore- drammaturgo russo Anton Pavlovič Čechov: L’Orso, La domanda di Matrimonio, Tragico Controvoglia, tre opere in bilico tra il comico e il tragico, si passa sorprendentemente dalla commedia alla tragedia, per ritornare appena dopo alla commedia, con sentimenti altalenanti. L’Occhio del Ciclone Theater nel suo stile incisivo e brioso, ricco di musica, atmosfere, gestualità e gustose pantomime, attraverso un misterioso personaggio crea un unico filo conduttore tra le storie di questi tre atti unici, le intreccia, le sviluppa come se questi personaggi vivessero e agissero in un Condominio X di un Luogo X (tutto il mondo è paese!), marca la differenza tra ciò che i personaggi vogliono far credere e quel che in realtà sono (sullo sfondo la poetica dell’apparire e l’essere di matrice pirandelliana). La critica aspra alla piccola borghesia, lo scontro tra i sessi, la sete di possesso, l’incomprensione umana, l’avarizia, il fraintendimento, sono i temi dominanti dello spettacolo: uno specchio variamente cromatico dell’animo umano che dà vita a situazioni divertenti, a forti emozioni e ad inevitabili riflessioni.
L’Occhio del Ciclone Theater ammicca e si lascia sedurre dal teatro minore dello scrittore- drammaturgo russo Anton Pavlovič Čechov: L’Orso, La domanda di Matrimonio, Tragico Controvoglia, tre opere in bilico tra il comico e il tragico, si passa sorprendentemente dalla commedia alla tragedia, per ritornare appena dopo alla commedia, con sentimenti altalenanti. L’Occhio del Ciclone Theater nel suo stile incisivo e brioso, ricco di musica, atmosfere, gestualità e gustose pantomime, attraverso un misterioso personaggio crea un unico filo conduttore tra le storie di questi tre atti unici, le intreccia, le sviluppa come se questi personaggi vivessero e agissero in un Condominio X di un Luogo X (tutto il mondo è paese!), marca la differenza tra ciò che i personaggi vogliono far credere e quel che in realtà sono (sullo sfondo la poetica dell’apparire e l’essere di matrice pirandelliana). La critica aspra alla piccola borghesia, lo scontro tra i sessi, la sete di possesso, l’incomprensione umana, l’avarizia, il fraintendimento, sono i temi dominanti dello spettacolo: uno specchio variamente cromatico dell’animo umano che dà vita a situazioni divertenti, a forti emozioni e ad inevitabili riflessioni.
17 - 18 FEBBRAIO 2024


24 FEBBRAIO 2024
Contrattempi moderni [FUORI CONCORSO]
di Alessandro Clemente, Alberto Di Risio e Raffaello Tullo
Il protagonista si sveglia dopo la prima notte trascorsa nella sua nuova casa, modernissima e tecnologica. Ci sono ancora scatoloni da svuotare e oggetti da mettere a posto. A fargli compagnia, il suo pappagallo impiccione e dispettoso. La sua giornata è scandita da continui messaggi vocali della sua compagna che annuncia il suo imminente arrivo per pranzo, insieme ad una cordata di amici e parenti. A lui il compito di mettere tutto in ordine e preparare un pranzo, prima del loro arrivo. Ma la casa gli si rivolta contro e la tecnologia si diverte a sgambettarlo. La preparazione del pranzo finisce, quindi, col trasformarsi in un’autentica epopea, rocambolesca e tragicomica. Fra telecomandi, aspirapolveri danzanti, specchi dispettosi, orologi parlanti, frigoriferi straripanti, password improbabili e pubblicità invasive, il protagonista si trova a dover fare i conti con gli innumerevoli “contrattempi”, figli di una modernità estrema e fuori controllo. Una divertente physical comedy dal sapore internazionale che, attraverso l’uso creativo di schermi e dispositivi, e con un ritmo incalzante, racconta il rapporto malsano fra uomo e tecnologia. Un uomo spersonalizzato, solo, in grado di specchiarsi solo nei “black mirror” dei suoi dispositivi e che non è più in grado di riconoscersi.
Il protagonista si sveglia dopo la prima notte trascorsa nella sua nuova casa, modernissima e tecnologica. Ci sono ancora scatoloni da svuotare e oggetti da mettere a posto. A fargli compagnia, il suo pappagallo impiccione e dispettoso. La sua giornata è scandita da continui messaggi vocali della sua compagna che annuncia il suo imminente arrivo per pranzo, insieme ad una cordata di amici e parenti. A lui il compito di mettere tutto in ordine e preparare un pranzo, prima del loro arrivo. Ma la casa gli si rivolta contro e la tecnologia si diverte a sgambettarlo. La preparazione del pranzo finisce, quindi, col trasformarsi in un’autentica epopea, rocambolesca e tragicomica. Fra telecomandi, aspirapolveri danzanti, specchi dispettosi, orologi parlanti, frigoriferi straripanti, password improbabili e pubblicità invasive, il protagonista si trova a dover fare i conti con gli innumerevoli “contrattempi”, figli di una modernità estrema e fuori controllo. Una divertente physical comedy dal sapore internazionale che, attraverso l’uso creativo di schermi e dispositivi, e con un ritmo incalzante, racconta il rapporto malsano fra uomo e tecnologia. Un uomo spersonalizzato, solo, in grado di specchiarsi solo nei “black mirror” dei suoi dispositivi e che non è più in grado di riconoscersi.
24 FEBBRAIO 2024


02 - 03 MARZO 2024
La Zuppiera
di G. Masone e V. Russo
Lo spettacolo “La Zuppiera” porta in scena una storia avvincente e profonda che riflette sul rapporto tra il desiderio di essere qualcuno che conta nella vita, la necessità di risolvere le problematiche economiche e il piacere di diventare ricchi, mettendo in discussione il valore dei legami umani. Tutto ruota e si sviluppa attorno a qualcosa che apparentemente sembra insignificante ma che nel tempo si rivelerà essere il DEUS EX MACHINA capace di muovere ,condizionare e devastare la vita di Marco e Laura i protagonisti della storia. Una famiglia comune che tra alti e bassi anzi più bassi che alti vuole permettere a Sara, la figlia, di studiare e realizzarsi a Milano. I soldi fanno la felicità? Etica e danaro possono andare a braccetto? Queste e molte altre sono le domande che si insinueranno nella mente dello spettatore. Lo spettacolo non manca di ritmo, divertimento e come sempre di spunti di riflessione. Quale sarà l’epilogo della vicenda? La ricchezza materiale nella vita di tutti i giorni è davvero tutto? I soldi hanno davvero più importanza dei valori umani? Il copione pagina dopo pagina consegna nella mani dei due registi, Gianluca Masone e Vincenzo Russo, tutti gli spunti e gli strumenti per servire un perfetto contenitore strabordante di colpi di scena, comicità, slanci di inquietudine ed allenamento di tensioni. Sarà proprio la zuppiera questo contenitore?
Lo spettacolo “La Zuppiera” porta in scena una storia avvincente e profonda che riflette sul rapporto tra il desiderio di essere qualcuno che conta nella vita, la necessità di risolvere le problematiche economiche e il piacere di diventare ricchi, mettendo in discussione il valore dei legami umani. Tutto ruota e si sviluppa attorno a qualcosa che apparentemente sembra insignificante ma che nel tempo si rivelerà essere il DEUS EX MACHINA capace di muovere ,condizionare e devastare la vita di Marco e Laura i protagonisti della storia. Una famiglia comune che tra alti e bassi anzi più bassi che alti vuole permettere a Sara, la figlia, di studiare e realizzarsi a Milano. I soldi fanno la felicità? Etica e danaro possono andare a braccetto? Queste e molte altre sono le domande che si insinueranno nella mente dello spettatore. Lo spettacolo non manca di ritmo, divertimento e come sempre di spunti di riflessione. Quale sarà l’epilogo della vicenda? La ricchezza materiale nella vita di tutti i giorni è davvero tutto? I soldi hanno davvero più importanza dei valori umani? Il copione pagina dopo pagina consegna nella mani dei due registi, Gianluca Masone e Vincenzo Russo, tutti gli spunti e gli strumenti per servire un perfetto contenitore strabordante di colpi di scena, comicità, slanci di inquietudine ed allenamento di tensioni. Sarà proprio la zuppiera questo contenitore?
02 - 03 MARZO 2024


16 - 17 MARZO 2024
A qualunque costo
di Mario Lasorella
“Lend me a Tenor” va in scena per la prima volta a Londra nel 1986 e diventa subito un cult della comicità rivelandosi come una delle commedie più esilaranti degli ultimi tempi. Una commedia in cui i continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base di un importante successo che, tradotto in sedici lingue, colleziona ben due anni di repliche a New York. Come hanno scritto i critici: poco importa che l’abbiate già vista o no: potete cominciare a ridere fin da ora! La vicenda ruota attorno a Tommaso, aspirante ed incerto cantante lirico che in qualità di assistente affianca la direttrice senza scrupoli di un teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato “il magnifico”, che interpreterà Otello. Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcool e sedativi? Tutto precipita in un esilarante vortice di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi mal interpretati, vulcaniche gags che strappano allo spettatore risate a non finire.
“Lend me a Tenor” va in scena per la prima volta a Londra nel 1986 e diventa subito un cult della comicità rivelandosi come una delle commedie più esilaranti degli ultimi tempi. Una commedia in cui i continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base di un importante successo che, tradotto in sedici lingue, colleziona ben due anni di repliche a New York. Come hanno scritto i critici: poco importa che l’abbiate già vista o no: potete cominciare a ridere fin da ora! La vicenda ruota attorno a Tommaso, aspirante ed incerto cantante lirico che in qualità di assistente affianca la direttrice senza scrupoli di un teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato “il magnifico”, che interpreterà Otello. Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcool e sedativi? Tutto precipita in un esilarante vortice di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi mal interpretati, vulcaniche gags che strappano allo spettatore risate a non finire.
16 - 17 MARZO 2024


23 - 24 MARZO 2024
Chocolat [FUORI CONCORSO]
Roberta Costantini e Marco Marino
Una storia che distrugge, con un pizzico di ironia, i pesanti macigni del bigottismo, della chiusura mentale e dell’invidia che provocano la condanna e l’emarginazione di chi trasgredisce ed appare diverso. Racconta della tranquillità di un piccolo paese, turbata dall’arrivo di Vianne, una “straniera” portata dal vento di marzo nel giorno di martedì grasso, che apre una cioccolateria nel bel mezzo della Quaresima. Il suo negozio incantato diviene presto la meta degli abitanti del villaggio curiosi e affascinati dalla novità, mentre freme l’austero sindaco, un Conte garante dell’integrità morale collettiva. Nasce un conflitto insidioso tra il potere del primo cittadino, saldo nell’osservanza severa di ogni norma ecclesiale, e la seduzione del luogo di piacevoli ingordigie. Gli aromi ed i colori della cioccolateria scuotono nell’anima ogni abitante a cui sembrano sconosciuti i profumi della fantasia e della novità. Pregiudizi contro libertà, tristezza contro vitalità, rancore contro disponibilità: due mentalità, due culture si scontrano attraverso la vetrina accattivante, colma di cioccolato.
Una storia che distrugge, con un pizzico di ironia, i pesanti macigni del bigottismo, della chiusura mentale e dell’invidia che provocano la condanna e l’emarginazione di chi trasgredisce ed appare diverso. Racconta della tranquillità di un piccolo paese, turbata dall’arrivo di Vianne, una “straniera” portata dal vento di marzo nel giorno di martedì grasso, che apre una cioccolateria nel bel mezzo della Quaresima. Il suo negozio incantato diviene presto la meta degli abitanti del villaggio curiosi e affascinati dalla novità, mentre freme l’austero sindaco, un Conte garante dell’integrità morale collettiva. Nasce un conflitto insidioso tra il potere del primo cittadino, saldo nell’osservanza severa di ogni norma ecclesiale, e la seduzione del luogo di piacevoli ingordigie. Gli aromi ed i colori della cioccolateria scuotono nell’anima ogni abitante a cui sembrano sconosciuti i profumi della fantasia e della novità. Pregiudizi contro libertà, tristezza contro vitalità, rancore contro disponibilità: due mentalità, due culture si scontrano attraverso la vetrina accattivante, colma di cioccolato.

23 - 24 MARZO 2024

06 - 07 APRILE 2024
Killer
di Aldo Nicolaj
“Lend me a Tenor” va in scena per la prima volta a Londra nel 1986 e diventa subito un cult della comicità rivelandosi come una delle commedie più esilaranti degli ultimi tempi. Una commedia in cui i continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base di un importante successo che, tradotto in sedici lingue, colleziona ben due anni di repliche a New York. Come hanno scritto i critici: poco importa che l’abbiate già vista o no: potete cominciare a ridere fin da ora! La vicenda ruota attorno a Tommaso, aspirante ed incerto cantante lirico che in qualità di assistente affianca la direttrice senza scrupoli di un teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato “il magnifico”, che interpreterà Otello. Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcool e sedativi? Tutto precipita in un esilarante vortice di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi mal interpretati, vulcaniche gags che strappano allo spettatore risate a non finire.
“Lend me a Tenor” va in scena per la prima volta a Londra nel 1986 e diventa subito un cult della comicità rivelandosi come una delle commedie più esilaranti degli ultimi tempi. Una commedia in cui i continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base di un importante successo che, tradotto in sedici lingue, colleziona ben due anni di repliche a New York. Come hanno scritto i critici: poco importa che l’abbiate già vista o no: potete cominciare a ridere fin da ora! La vicenda ruota attorno a Tommaso, aspirante ed incerto cantante lirico che in qualità di assistente affianca la direttrice senza scrupoli di un teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato “il magnifico”, che interpreterà Otello. Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcool e sedativi? Tutto precipita in un esilarante vortice di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi mal interpretati, vulcaniche gags che strappano allo spettatore risate a non finire.
06 - 07 APRILE 2024

Programma esteso presto in arrivo
